In questa pagina andremo a vedere in maniera dettagliata ed approfondita come compilare la ricevuta per la prestazione occasionale, andremo a vedere tutte le istruzioni passo passo con tutte le voci da inserire nella ricevuta, vedremo quali sono le indicazioni di legge cha vanno inserite all’interno del documento e mettiamo a disposizione anche un Modello di Fac-Simile da scaricare gratis che tutti possono utilizzare andando semplicemente a cambiare i dati all’interno, infine vedremo come e quando si applica la ritenuta d’acconto in ricevuta.
Indice della Guida
- 1 Compilare la ricevuta per la prestazione occasionale, informazioni preliminari
- 2 La data
- 3 Numero progressivo
- 4 Dati anagrafici
- 5 Tipologia dell’attività
- 6 Compenso
- 7 Rimborsi spesa
- 8 Riferimenti alla normativa
- 9 La marca da bollo
- 10 Esempi Calcolo Compenso verso Privato e Sostituto d’Imposta
- 11 Modello Ricevuta Fac-Simile da Compilare (Pdf e Doc)
Compilare la ricevuta per la prestazione occasionale, informazioni preliminari
La compilazione della ricevuta quando si svolgono delle prestazioni lavorative occasionali risulta essere molto importante, compilare una ricevuta sbagliata e con delle informazioni incomplete rischia di farvi incorrere in multe o sanzioni.
Soprattutto per coloro che si trovano la prima volta ad usare questo strumento l’errore è davvero molto frequente, quando non si ha confidenza con una determinata cosa sbagliare è davvero molto facile, in questa guida di approfondimento troverai tutte le informazioni per compilare la ricevuta nel modo corretto evitanto errori e sanzioni.
Ricordiamo che la ricevuta per prestazione occasionale non ha valore fiscale ma serve solo come quietanza di pagamento per il committente, ed allo stesso tempo certifica il compenso economico percepito dal lavoratore.
I dati di cui si compone una ricevuta sono essenzialmente i seguenti:
- Dati anagrafici di chi rilascia la ricevuta;
- Dati anagrafici della persona per cui si svolge il lavoro (committente);
- Data di emissione e il numero progressivo d’ordine della ricevuta;
- Corrispettivo lordo concordato della prestazione lavorativa;
- L’eventuale ritenuta d’acconto (pari al 20% dei compenso lordo). Questo solo se il committente è un “sostituto d’imposta“;
- L’importo netto che è stato pagato dal committente.
Di seguito andiamo ad analizzare tutte le singole voci.

La data
La corretta compilazione di una ricevuta parte dalla data.
La data che bisogna inserire in ricevuta deve corrispondere alla data in cui è stato ricevuto il pagamento della prestazione lavorativa, sbagliato quindi inserire la data di quando si è svolta la prestazione lavorativa, questo perchè come abbiamo detto questa ricevuta non ha valore fiscale ma serve sono come quietanza di pagamento e per tanto andrà indicata la data di ricezione del compenso economico.
Per evitare di incorrere in questo errore è consigliabile emettere la ricevuta il giorno stesso che si riceve il compenso, se avviene in contanti appena si viene pagati si può procedere alla compilazione della ricevuta, se invece ricevete il pagamento mediante bonifico o assegno è necessario attenere la data in cui materialmente i soldi saranno sul vostro conto corrente.

Numero progressivo
Di fianco alla data della ricevuta è necessario indicare il numero progressivo della ricevuta, queste ultime vanno infatti numerati in maniera progressiva, cioè ad ogni ricevuta si associa il relativo numero, nel caso sia la prima ricevura allora andrà inserito il numero 1 e cosi via per le successive ricevute.
Ricordiamo che il numero progressivo della ricevuta fa riferimento all’insieme delle stesse emesse dal prestatore occasionale durante il corso dell’anno e non solamente per quelle che si riferiscono ad una singola azienda.
Ad inizio di ogni anno la numerazione delle ricevute viene azzerata ripartendo nuovamente dalla numero 1.

Dati anagrafici
Dopo aver inserito la data e il numero di ricevuta è necessario procedere con l’inserimento dei dati anagrafici sia del prestatore, cioè colui che svolge il lavoro, che quelli del committente, cioè colui che invece riceve la prestazione lavorativa e quindi effettua il pagamento per il servizio svolto.
Nel dettaglio, oltre al nome e cognome il prestatore non deve dimenticare di indicare sia l’indirizzo di residenza che il Codice Fiscale.
Lo stesso vale per il committente, sul quale però bisogna fare un appunto: qualora questo sia un professionista, una società, una ditta individuale o anche un’associazione, bisognerà indicare insieme ai dati anagrafici il numero della Partita Iva.
Tipologia dell’attività
All’interno della ricevuta dovrà essere specificata la tipologia dell’attività svolta da parte del lavoratore autonomo, insieme alla descrizione della prestazione professionale svolta anche se non risulta essere obbligatorio è consigliabile inserire il giorno in cui è stata svolta l’attività andando ad indicare anche le ore necessarie al completamento dell’attività lavorativa.
Questi dettagli aggiuntivi non risultano essere obbligatori ma è consigliato inserirli soprattutto per eventuali controlli da parte dell’autorità finanziaria, spesso infatti le aziende ricorrono alla prestazione occasionale per evitare di ricorrere a forme contrattuale più onerose per la stessa azienda.
Inserendo queste informazioni aggiuntive chi svolge la prestazione lavorativa può dimostrare che si tratta di un lavoro occasionale e sporadico.
Compenso
Passiamo ora alla parte che riguarda il compenso economico che viene pattuito a fronte della prestazione lavorativa.
Li cifre del compenso in fattura andranno indicate con il lordo e non con il netto, nel caso in cui il committente (colui che paga per la prestazione lavorativa) sia un professionista o un’impresa e per tanto è un sostituto d’imposta nei confronti del lavoratore occasionale, all’interno della ricevuta dovrà essere applicata la ritenuta d’acconto del 20%.
Nel caso in cui il committente sia un privato (e per tanto non può essere considerato un sostituto d’imposta) non deve essere applicata la ritenuta d’acconto del 20%, in questo caso sia l’importo lordo che netto della ricevuta dovranno essere uguali.
Ricordiamo infine che nel caso in cui il compenso sia superiore ai 5.000 euro dovrà essere applicata la trattenuta previdenziale per la Gestione Separata Inps, una volta sottratta la ritenuta d’acconto dal corrispettivo lordo quindi bisogna indicare il corrispettivo netto, ossia il compenso effettivamente percepito dal prestatore.
Rimborsi spesa
Sempre parlando di compenso per la prestazione lavorativa è possibile aggiungere anche rimborsi spesa sempre riconducibili all’attività lavorativa svolta, questi non è detto che ci siano, ma nel caso in cui ci siano delle spese sostenute dal lavoratore per aver svolto la prestazione potranno essere aggiunte all’interno della ricevuta.
A tal proposito bisogna fare un’importante distinzione:
- qualora il rimborso spese sia documentato tramite scontrino, fattura o ricevuta questo non concorre alla formazione del reddito del prestatore di lavoro. Per questo motivo sul rimborso spese non si applica la ritenuta d’acconto del 20% e i costi sostenuti vengono rimborsati al 100% andando così ad aggiungersi al compenso netto.
- se il rimborso spese è forfettario, non essendo così documentato, allora la ritenuta d’acconto si applica e i costi sostenuti saranno rimborsati per l’80%.
Ricordiamo che i rimborsi per spese sostenute durante lo svolgimento della prestazione lavorativa dovranno essere documentati con apposite ricevute o scontrini, in caso contrario potrebbero essere non rimborsate.
Riferimenti alla normativa
Nella parte finale della ricevuta dovranno essere inseriti i riferimenti alla normativa che regola questa prestazione lavorativa occasionale, ecco quali sono le voci da aggiungere in calce alla ricevuta:
- l’articolo 5 del DPR 633/72 sull’esenzione IVA della prestazione occasionale;
- l’articolo 25 del DPR 633/72 sull’assoggettamento alla ritenuta d’acconto.
Va ricordato infine che il committente devrà dichiarare di non aver superato la soglia dei 5.000€, non dovendo così versare alcun contributo alla Gestione Separata Inps.
La marca da bollo
La ricevuta per la prestazione occasionale dovrà essere infine firmata e contenete anche una marca da bollo dal valore di 2 euro ma solo nel caso in cui l’importo riportato in fattura sia superiore a euro 77,46 mentre se l’importo risulta essere inferiore non è necessario apporre nessuna marca da bollo.
Il costo della marca da bollo resta a carico del prestatore d’opera, ma va apposta solo ed esclusivamente sulla ricevuta che viene consegnata al committente infatti le ricevute da stampare sono due una per il committente e l’altra che resta al lavoratore.

Esempi Calcolo Compenso verso Privato e Sostituto d’Imposta
Di seguito andiamo a vedere due esempi di come va compilata solo la parte del compenso percepito, nel primo caso vedremo una ricevuta nei confronti di un privato mentre nel secondo nei confronti di un sostituto d’imposta, ricordiamo questo è solo un esempio della parte del compenso percepito, al resto della ricevuta vanno aggiunti tutti gli altri dati presenti in questa guida, in ogni caso alla fine dell’articolo mettiamo a disposizione un modello già compilato.
Ricevuta per privato
Descrizione | Importo |
Compenso lordo | € 2.000 |
Ritenuta fiscale (20%) | – |
Rimborso spese di trasporto | € 100 |
Compenso netto | € 2.100 |
Ricevuta per sostituto d’imposta
Descrizione | Importo |
Compenso lordo | € 2.000 |
Ritenuta fiscale (20% sul compenso lordo) | € 200 |
Rimborso spese di trasporto | € 100 |
Compenso netto (lordo – ritenuta + rimborso) | € 1.900 |

Modello Ricevuta Fac-Simile da Compilare (Pdf e Doc)
Di seguito mettiamo a disposizione il Modello di Fac-Simile da scaricare gratis, la ricevuta andrà compilata in tutti i suoi campi con le informazioni che abbiamo visto all’interno di questa guida, la ricevuta è disponibile sia in formato Doc che in Pdf, il download è completamente gratuito, per poter aprire e compilare correttamente il Modulo sarà necessario avere installato sul proprio pc Acrobat Reader per i Pdf e Microsoft Office per il file Doc.